È l’arte la risposta al bisogno di spiritualità che ha mosso l’esistenza di Ezechiele Leandro. Lo mostrano le opere esposte nella Pinacoteca di arte francescana “Roberto Caracciolo” di Lecce, unico istituto museale ad avere un’esposizione permanente del periodo “francescano” dell’artista.
Il salone di Palazzo Fulgenzio della Monica, in via Imperatore Adriano 79, accoglie un incontro con due studiosi di Leandro, Rosanna Lerede, docente di Restauro per la pittura presso l’Accademia di Belle arti di Lecce e Lorenzo Madaro, curatore e docente di Storia dell’Arte presso la stessa Accademia, accompagnati da Elvino Politi, responsabile dei servizi di valorizzazione della Pinacoteca Caracciolo. Una serata per ripercorrere i trascorsi di Leandro nel convento francescano di Lequile assieme ai frati, con i quali instaurò un legame profondo, tempo che gli ha ispirato le opere che evocano la vita di San Francesco d’Assisi. “Le opere di Leandro, su cui molto c’è ancora da indagare” spiegano gli organizzatori “seguono un percorso onirico, primitivo, che conduce alle radici stesse del movimento artistico, riuscendo, attraverso le sue rappresentazioni, a raffigurare un mondo divino in cui anche l’esperienza personale trova posto”.
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