Cresce l’attenzione e l’impegno a promuovere il turismo ferroviario in Puglia e verso ogni forma di approccio esperienziale e tendenze. Il turista più esigente non si accontenta più dei percorsi tradizionali, delle foto da “cartolina”, o di ciò che segnalano le guide. Attraverso la scoperta dei territori ambisce a vivere la cultura del luogo in toto. Anche attraverso la storia del trasporto pubblico, un indicatore di come si è vissuto e si continui a fare nella porzione di mondo che si è scelto di scoprire. In questo caso, la porzione di mondo che accende i riflettori su “Il turismo ferroviario in Puglia” è il Salento che ospita un convegno, venerdì 3 febbraio 2023 a Lecce, nel Teatrino dell’ex convitto Palmieri. Un evento organizzato da Aisaf Lecce, l’associazione ionico salentina amici ferrovie, in collaborazione con la Fondazione Fs Italiane, ottenendo il patrocinio della Provincia di Lecce. «Gestiamo il Museo ferroviario della Puglia e da tempo siamo interessati al ripristino dei treni storici – dichiara Fabio Vergari presidente Aisaf Lecce – La Fondazione Fs Italiane ha siglato numerose convenzioni con le Regioni per ripristinare i treni storici. In Puglia non è stato ancora fatto. Il convegno a Lecce vuole proprio creare l’incontro tra la Fondazione e gli enti locali per sensibilizzare entrambi». A illustrare le “Tendenze del turismo in Puglia” sarà Aldo Patruno, direttore del Dipartimento turismo della Regione Puglia. In programma anche confronti sulle potenzialità dei piccoli borghi toccati dalla ferrovia, sulle infrastrutture dei trasporti nel Salento a servizio del turismo, sui treni storici a servizio delle crociere e sull’opportunità del ripristino in Salento e in Valle d’Itria. Si parlerà anche del fenomeno del turismo ferroviario e delle ferrovie turistiche e infine, l’assessore regionale al Turismo, Gianfranco Lopane parlerà delle “Prospettive di intervento nell’ambito del turismo ferroviario in Puglia“. Tra i relatori parteciperanno, Luigi Cantamessa, direttore della Fondazione Fs Italiane, Venerando Monello, presidente delle Ferrovie del Sud Est, il consigliere regionale Antonio Gabellone, il vice sindaco di Taranto Fabrizio Manzulli ed Elvino Politi, manager culturale. A seguire dei lavori sarà presentato il libro: “Le ferrovie ofantine” di Pietro Marra, storico delle ferrovie pugliesi.
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Il teatro romano e l'anfiteatro di Lecce, i monumenti sicuramente più importanti di età romana della Puglia Meridionale, tornano ad essere fruibili in maniera straordinaria grazie alla collaborazione tra la Direzione Regionale Musei Puglia ed EP Original Art Experience.
L'anfiteatro, in particolare, sarà oggetto di interventi di restauro e adeguamento a partire dall'autunno 2022, così da permetterne la fruizione ordinaria. E' sulla scia di tale progetto, e nell'idea che i beni monumentali siano vissuti nel migliore dei modi dalla comunità locale e dai visitatori, che la direzione del Teatro e Anfiteatro romano di Lecce ha deciso di aprire straordinariamente i siti archeologici per delle visite accompagnate "pre- cantiere". Le visite, gratuite e su prenotazione, si terranno dal 29 luglio al 2 ottobre, con quattro turni di visita ogni fine settimana e, partendo dall'anfiteatro per arrivare al teatro romano, permetteranno di fare un viaggio straordinario nella Lupiae romana, alla scoperta di duemila anni di storia. Un programma di Telenorba scritto e diretto da Giovanni Trevisan, condotto da Nick Difino.
Con la partecipazione di Elvino Politi Si terrà venerdì 26 novembre 2021, a partire dalle ore 9, presso il Centro Congressi dell’Hotel Tiziano a Lecce, un convegno promosso dall’associazione Generazione Lavoro con la collaborazione scientifica di Arfotur di Milano (ente di formazione accreditato al MIUR), sul tema: Turismo, formazione, sostenibilità, nuove competenze: i percorsi PCTO, Scuola e imprese a confronto, evento rivolto a tutte le scuole secondarie di secondo grado ed a tutta la rete delle imprese del territorio salentino.
L’iniziativa mira a mettere a confronto le esperienze dei percorsi PCTO (ex alternanza) con i nuovi obiettivi riguardanti la sostenibilità e la transizione ecologica, per progettare nuove strategie ed indirizzi, coinvolgendo la parte attiva degli studenti. Il Convegno intende promuovere tutte le azioni formative mirate allo sviluppo dei percorsi PCTO da concordare e progettare con le scuole e le imprese con particolare riferimento agli obiettivi della Sostenibilità previsti dall’Agenda 2030 dell’ONU, coinvolgendo tutti gli attori del mondo della formazione e del comparto delle imprese chiamati a mettere a confronto i variegati aspetti afferenti alle nuove professioni richieste dal mercato del lavoro del settore della green economy e del turismo. Interverranno: Sebastiano Leo, assessore regionale Formazione e Lavoro, Politiche per il lavoro, Diritto allo studio, Scuola, Università, Formazione Professionale; Cosimo Curto, Presidente Arfotur Milano, Giovanni Serafino, Federturismo Confindustria Lecce, Giuseppe Abbatepaolo, Presidente Associazione Italiana Distribuzione Turismo (AIDT) ed Elvino Politi, Direttore “Welcome Lecce”. Modera il convegno Antonio Soleti, Direttore di Puglia Sanità. Una serata dedicata alla cultura salentina e all’opera del prof. Mario De Marco, ad un anno dalla sua scomparsa. Lo storico salentino ha scritto pagine fondamentali per la storia e per la storiografia del Salento. L’incontro è previsto lunedì 6 settembre, alle 18.30, a Lecce, presso la Sala Conferenze della Pinacoteca Caracciolo dei Frati Minori, in Via Imperatore Adriano.
Interverranno, per rendere omaggio al prof. Mario De Marco, l’ex Provveditore agli Studi di Lecce Fabio Scrimitore, l’ex direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Lecce Luigi Spanò, lo storico Gilberto Spagnolo e Fiorino Greco, ex sindaco di Novoli. Un saluto ai partecipanti sarà rivolto anche da Frate Paolo Quaranta, Ministro Provinciale Frati Minori Salento ed Elvino Politi, responsabile della Pinacoteca dei Frati Minori. Modera la serata il giornalista Antonio Soleti. Per celebrare i quarant’anni dalla scomparsa dell’artista salentino Ezechiele Leandro, prosegue online il programma di Leandro 40. Mercoledì 10 marzo alle 18 in diretta su Facebook (Pagina Leandro 40) nel quarto talk in programma, Simone Giorgino (poeta e docente dell’Università del Salento), Gabriele Mina (studioso di arte outsider e autore di Costruttori di babele), Elvino Politi (pinacoteca “Roberto Caracciolo” di Lecce) e Luigi Presicce (artista) che ragioneranno insieme di “Scritture e visioni arcaiche”.
L’iniziativa Leandro 40, ideata e realizzata dall’associazione Variarti nell’ambito del progetto “Alchimie – la Distilleria De Giorgi residenza artistica di comunità“, a cura del docente dell’Accademia di Belle Arti di Catania e curatore d’arte contemporanea Lorenzo Madaro, della storica dell’arte Brizia Minerva e dell’architetto Pietro Copani in collaborazione con Castello di Copertino, Museo Castromediano e Pinacoteca Francescana di Lecce con il progetto grafico di Marco Spinelli, propone un ciclo di talk online, installazioni, visite guidate e una mostra nella Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce. L’artista (10 aprile 1905 – 17 febbraio 1981), un visionario che attraverso la sua ricerca artistica ha creato nuovi mondi tutti da decifrare, è autore del Santuario della Pazienza, grande giardino che si trova in via Cerundolo a San Cesario di Lecce, popolato da centinaia di sculture in cemento e materiali di risulta, assemblati con un preciso ordine, guardando alle sacre scritture ma anche al profano, con accenti tragici e ironici. Il 17 marzo (ore 18) l’artista Antonio Marras omaggerà Leandro realizzando un’opera mentre il 24 marzo (ore 18) ultimo appuntamento con i percorsi raccontati da Luigi Negro (Lu Cafausu), Mauro Marino (operatore culturale del Fondo Verri di Lecce), Rachele Fiorelli (storica dell’arte) e Rita Ferlisi (storica dell’arte, Soprintendenza BB CC AA, Agrigento). Dal 30 marzo, inoltre, nella Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce si aprirà “Visioni_Leandro 40”, una selezione ragionata di opere da collezioni private a cura di Lorenzo Madaro e Brizia Minerva con l’inserto di progetti sonori come la Poesia dell’acqua (a cura di Tonio Panzera, Enzo Marenaci, Silvia Boccadamo e Giuseppe Cristaldi) e “Lu Zacheli”, audio documentario poetico sulla vita di Leandro e installazione visivo sonora a cura di Daniela Diurisi e Agostino Aresu con la collaborazione di Brunella Tegas. Nelle prossime settimane (calendario ancora in via di definizione) in programma ulteriori installazioni, visite guidate e altre attività tra Castello di Copertino, Museo Castromediano e Pinacoteca Francescana. Ezechiele Leandro è nato a Lequile, in provincia di Lecce, nel 1905. Trovatello, cresce in una famiglia di contadini e viene riconosciuto dalla madre naturale solo undici anni dopo. Lavora come pastore ed è poi trasferito nel convento dei frati francescani del paese, dove acquisisce una cultura profondamente religiosa, entrando in contatto con l’iconografia cristiana. Nei primi anni Trenta lavora come cementista: l’esperienza risulterà poi fondamentale nel corso della sua attività artistica. Nel 1932 si sposa e si trasferisce nella vicina San Cesario, dove inizia a installare le prime sculture nel giardino della sua abitazione. Le difficoltà economiche lo spingono a trasferirsi dapprima in Africa e poi in Germania, dove lavora in miniera. Al ritorno si arruola, dopodiché lavora come ferrivecchi. Nel 1955 si trasferisce in via Cerundolo: nel giardino adiacente alla casa impianta le sue sculture e due anni dopo dipinge la prima tela, un San Giorgio e drago. Nel 1962 avvia i lavori per il concepimento del Santuario della Pazienza, il grande giardino popolato da centinaia di sculture in cemento e materiali di risulta, assemblati con un preciso ordine, guardando alle sacre scritture ma anche al profano, con accenti tragici e ironici. La struttura del Santuario – inaugurato nel 1975 e vincolato dal Mibact nel 2014 – è scandita da navate e anfratti, oggi in uno stato di conservazione precario dovuto anche ad atti di vandalismo e incuria. L’attività espositiva degli anni Settanta è molto intensa, così come gli omaggi che gli sono stati tributati dopo la sua morte, avvenuta nel 1981. È dell’estate 2016 la prima retrospettiva completa sulla sua opera, promossa dal Mibact. È l’arte la risposta al bisogno di spiritualità che ha mosso l’esistenza di Ezechiele Leandro. Lo mostrano le opere esposte nella Pinacoteca di arte francescana “Roberto Caracciolo” di Lecce, unico istituto museale ad avere un’esposizione permanente del periodo “francescano” dell’artista.
Il salone di Palazzo Fulgenzio della Monica, in via Imperatore Adriano 79, accoglie un incontro con due studiosi di Leandro, Rosanna Lerede, docente di Restauro per la pittura presso l’Accademia di Belle arti di Lecce e Lorenzo Madaro, curatore e docente di Storia dell’Arte presso la stessa Accademia, accompagnati da Elvino Politi, responsabile dei servizi di valorizzazione della Pinacoteca Caracciolo. Una serata per ripercorrere i trascorsi di Leandro nel convento francescano di Lequile assieme ai frati, con i quali instaurò un legame profondo, tempo che gli ha ispirato le opere che evocano la vita di San Francesco d’Assisi. “Le opere di Leandro, su cui molto c’è ancora da indagare” spiegano gli organizzatori “seguono un percorso onirico, primitivo, che conduce alle radici stesse del movimento artistico, riuscendo, attraverso le sue rappresentazioni, a raffigurare un mondo divino in cui anche l’esperienza personale trova posto”. Oltre 17 mila visitatori per Santa Croce in meno di due anni, e la maggior parte sono leccesi.
Spiega Elvino Politi, responsabile dell’associazione delle guide turistiche, che ha accompagnato i visitatori sui ponteggi, in gruppi di quattro. A conclusione del progetto, sono stati riempiti due volumi di firme, consigli, apprezzamenti. Domenica sarà tolto il velo con l’immagine tridimensionale, con rilievo laser scanner, ma rimarrà l’impalcatura che potrà essere smontata nel giro di qualche settimana e non più accessibile ai visitatori di Santa Croce. “E’ stato un’emozionante lavoro di squadra dall’inizio alla fine” ha ribadito Valentino Nicolì (il titolare dell’impresa Nicolì S.p.A.); “Uno dei pochi cantieri per il quale ci viene chiesto di non smontare” ha aggiunto l’architetto Giovanna Cacudi della Soprintendenza. “E’ stato difficile reperire notizie sul cantiere dell’intervento negli anni Ottanta. L’intervento è stato condotto secondo le conoscenze dell’epoca, utilizzando il silicato di etile che confliggeva con la natura calcarenitica della pietra leccese; infatti creava un elemento di chiusura per le migrazioni dei sali, provocando sollevamenti. E’ stato necessario procedere a numerose analisi per verificare la quantità di silicato presente”. “Un altro problema è stato il consolidamento statico – chiarisce Giovanna Cacudi – a causa della presenza del doppio ordine di barre non zincate. Con la dilatazione termica e le microfissurazioni hanno consentito l’ingresso dell’umidità: le barre sono gonfiate e hanno spaccato la pietra”. Domenica saranno proiettate slide che consentiranno di fare un confronto tra la situazione precedente ed il restauro finale dell’intervento, nell’ambito di un power point. “Ma non anticipiamo altro – conclude l’architetto Cacudi – per non svelare tutte le sorprese, che saranno tante e tutte emozionanti”. Si terrà mercoledì 28 novembre ad Alezio l’incontro “Fabula Francisci: Giotto racconta Francesco“. L’idea è quella di seguire un percorso artistico e teologico che parte dalla considerazione degli affreschi giotteschi della basilica superiore di Assisi, per scoprire luoghi e caratteri della vita di San Francesco. Le storie più famose, tratte dai Fioretti, vengono portate in pittura in uno stile rivoluzionario per l’epoca, che ancora oggi riesce in maniera unica a comunicare. La riflessione sarà aiutata dall’ascolto di musica medievale in sottofondo. La serata è organizzata dalla Pinacoteca di Arte Francescana “Roberto Caracciolo”. Le opere di Giotto avranno la voce di fr. Paolo Quaranta Ofm e di Elvino Politi.
Santa Croce a Lecce: a fine anno si alza il sipario.
Il restauro del gioiello del barocco leccese terminerà entro dicembre. Si sta completando l’intervento di consolidamento e protezione della facciata. Al termine rimarrà solo il restauro degli altari della navata destra della chiesa. L’occasione per fare il punto sui lavori è stata ieri, dalla visita al cantiere della Basilica organizzata dall’Ordine degli architetti di Lecce, riservata agli iscritti. Alla guida, il direttore del cantiere Valentino Nicolì, titolare della omonima ditta che sta effettuando i lavori, la progettista coordinatrice Giovanna Cacudi della Soprintendenza e la guida turistica Elvino Politi. La Basilica, simbolo del barocco leccese, è stata oggetto di numerosi interventi di restauro, dal primo nel 1957 ad uno più radicale negli anni Ottanta. Nel 2010 si effettuò un intervento d’urgenza per la caduta di pezzi di pietra sul sagrato. |